In un mondo perfetto, un essere umano non compie un’azione potenzialmente in grado di causare la morte di un’innocente in un momento in cui non c’è alcuna urgenza per compierla. E se lo fa, allora si pente e confessa, pronto a pagarne le conseguenze.
In un mondo perfetto, le persone presenti ad un evento critico dicono la verità, non rischiano l’articolo 372 del codice penale.
In un mondo perfetto, appena si ha un malore come quello che hai avuto tu, ti viene fatto un esame in grado di scoprire l’emorragia in corso, tempestivamente, non qualche ora dopo.
In un mondo perfetto, appena si accerta un’emorragia come quella che hai avuto tu, vieni operata subito, senza aspettare tutto il tempo che invece si è aspettato nel tuo caso.
In un mondo perfetto, chi ne ha il potere e promette di fare qualsiasi cosa io chieda, proprio quando il tuo corpo morto giace a pochi metri da noi, lo fa e se ne assume la piena responsabilità.
In un mondo perfetto, d’altronde, tu saresti ancora viva, a goderti i figli che hai tanto desiderato.
Purtroppo non viviamo in un mondo perfetto, ma se alcune di queste cose possono accadere, e accadranno, allora ci sarà ancora un po’ di speranza per questo mondo.