LA VASCA DA BAGNO

Immaginate di avere una vasca da bagno piena d’acqua.

Togliete il tappo. Il livello dell’acqua scenderà velocemente se non farete qualcosa, ma non riuscite ancora a trovare il tappo.

Allora aprite il rubinetto. Il livello dell’acqua scenderà molto più lentamente.

Alla fine trovate il tappo e lo mettete al posto giusto. Il livello dell’acqua si fermerà, e tenendo il rubinetto aperto raggiungerà il livello ideale.

Fermatevi un attimo.  

Immaginate ora che la vasca sia una persona, una persona che amate, oppure una vostra paziente se siete un medico.

Immaginate che l’acqua sia il suo sangue e che il buco da cui fuoriesce l’acqua sia la lesione che provoca l’emorragia.

Immaginate che il rubinetto aperto siano le trasfusioni e i farmaci che potrebbero mantenere il livello di sangue adeguato a far funzionare il suo cuore.

Immaginate che il tappo siano i chirurghi che fermano l’emorragia.

Lo avete immaginato?

E ora rispondete a questa domanda:

Prima di trovare e mettere  il tappo, voi cosa fareste?

UN ATTIMO DI RIFLESSIONE (con audio)

Tanti anni fa (più o meno tra il 1999 e il 2001), quando ancora non esisteva Facebook, mi arrivò via email questo testo. Era una “catena di Sant’Antonio”.

Non so perché, ma il testo mi colpì così tanto che lo volli conservare. Anni dopo lo lessi a voce alta anche a te.

A volte io e te siamo riusciti a rendere speciali i nostri giorni, altre volte no, per questo oggi mi va di rileggere queste parole di cui non conosco l’autore, ma che a quel tempo intitolai: Un Attimo di Riflessione.