L’ALBERO DEI DESIDERI (2) (con audio)

Quella storia non mi era piaciuta perché dava tutto per predeterminato, sembrava che tutto dipendesse dal capriccio di un desiderio o di un pensiero, positivo o negativo che fosse.

Da un po’ di tempo a questa parte, ti dicevo spesso che noi possiamo sempre scegliere come agire o come reagire. Abbiamo sempre la possibilità di muovere il culo e fare ciò che serve per far accadere ciò che desideriamo. E, per ciò che non possiamo controllare, possiamo sempre e comunque reagire al meglio delle nostre possibilità e limitare al minimo i danni, per quanto gravi questi possano essere.

Ecco perché a te, a Pasquale e a tutti i miei studenti ho raccontato anche la mia versione dell’albero dei desideri.

L’ALBERO DEI DESIDERI (1) (con audio)

Negli ultimi due anni, di storie ne ho ascoltate e lette davvero tante. Te le ho sempre raccontate poi, a modo mio. Poco prima di Natale, mentre eravamo in macchina per andare a trovare in ospedale Lorenzo, che il 23 novembre era sopravvissuto a un incidente quasi mortale, ti ho raccontato quella che avevo appena trovato.

Così come l’avevo letta non mi era piaciuta tanto, perciò, oltre a quella, te ne ho raccontata anche una mia versione, abbastanza diversa, adattata in modo che fosse utile ai miei studenti di italiano.

Quella sera, non ne abbiamo parlato, ma ho avuto come la sensazione che quella storia ti avesse turbata. Ho scoperto solo da poco che, tempo prima, avevi detto, piena di paura, a tua madre: «E se al parto mi succedesse qualcosa? E se morissi?»

Mi dispiace tanto che tu abbia avuto paura, dolce amore mio. E mi spiace purtroppo che anche tu abbia subito la stessa sorte del protagonista dell’albero dei desideri.