Una volta varcata la soglia della porta blu, dopo aver chiesto subito un paio di volte se tu ce l’avessi fatta e non ottenendo risposta, forse sei stata tu a darmi quella calma e quella lucidità che probabilmente hanno lasciato di stucco i diversi medici intorno a me, mentre ponevo loro le domande giuste per avere i chiarimenti necessari, facendo le mie osservazioni, dichiarando già in quell’istante che avrei fatto di tutto per far accertare la verità attraverso le vie legali. Queste sono le uniche vie che io e tutti i tuoi cari seguiremo con tenacia, perché, come già ho detto io stesso al prete preoccupato che mi ha confessato prima del tuo funerale, “Se cerchi vendetta, devi prima preparare due tombe, una per il tuo nemico e una per te stesso“. E tutti noi vogliamo onorare la tua memoria, vivendo a testa alta la nostra vita, continuando ad essere di buon esempio per chi ci circonda. E lo facciamo per te, per i nostri figli e per noi stessi.
IL GUSCIO
Ho riflettuto a lungo se pubblicare questa foto, ma alla fine decido di farlo e preferirei NON ci fossero COMMENTI sotto.
Ci scherzavamo su, tu mi avevi detto che volevi tornare a Paravati, io ti dicevo che volevo tornare a Tropea. Ho detto subito che sapevo dove volevi che posassimo il tuo guscio vuoto, perché è di questo che si tratta, di un guscio, che alla fine ha dovuto subire tante violazioni, tra cui quelle fredde dell’autopsia, per permetterci di scoprire la verità che sta dietro agli eventi che hanno portato alla tua tragica partenza. Lo stesso guscio vuoto che, dopo ore interminabili di attesa dietro la porta blu, ho voluto vedere, io per primo e da solo, per darti un ultimo bacio e augurarti buon viaggio, quando il tuo spirito era già libero di stare accanto a noi e ovunque, in ogni posto e in ogni tempo.
ALESSANDRO ZANARDI (con audio)
Una delle cose che ho sempre detto a Pasquale ogni volta che cadeva, sin dai suoi primi passi, anche quando forse non avrebbe potuto capire ciò che dicevo, è che quando si cade ci si rialza, più forti di prima. Continuo a dirglielo e continuo a farlo.
Certo, sarà dura senza di te, ma sta’ sicura che ci rialzeremo più forti di prima anche stavolta, perché, come ho detto in questa storia, che ho raccontato per la prima volta il 23 novembre 2016, ci sono diversi modi di reagire ad un evento drammatico: ci si può deprimere, ci si può lamentare, ci si può rassegnare, oppure si può cominciare ad agire e a fare qualcosa per vivere la propria vita pienamente, nonostante tutto. Un po’ come ha fatto il protagonista di questa storia di vita reale…
In questo caso, quanto racconto è un mio adattamento di una storia presente nel libro Storie impossibili di Roberto Cerè.
LA STANZA DEI MILLE DEMONI (con audio)
Ogni tanto, mi torna in mente una storia letta tempo prima e gli occhi mi cadono proprio sul libro dove è contenuta.
Allora lo apro, rileggo la storia e mi viene voglia di raccontarla.
Un po’ come mi è successo per quella che è parte del libro intitolato Invitation to Possibility Land, di Bill O’Hanlon, un famoso psicoterapeuta americano.
L’ho riletta proprio nei giorni successivi al Natale scorso e mi è venuta voglia di raccontartela, adattandola un po’, non sapendo ancora che anch’io, di lì a poco, sarei dovuto entrare nella mia personalissima stanza dei mille demoni…
UN ATTIMO DI RIFLESSIONE (con audio)
Tanti anni fa (più o meno tra il 1999 e il 2001), quando ancora non esisteva Facebook, mi arrivò via email questo testo. Era una “catena di Sant’Antonio”.
Non so perché, ma il testo mi colpì così tanto che lo volli conservare. Anni dopo lo lessi a voce alta anche a te.
A volte io e te siamo riusciti a rendere speciali i nostri giorni, altre volte no, per questo oggi mi va di rileggere queste parole di cui non conosco l’autore, ma che a quel tempo intitolai: Un Attimo di Riflessione.
RICONQUISTA IL RAPPORTO CON IL PADRE E LA MADRE (con audio)
Poco dopo la morte del tuo caro padre, mi confidasti piangendo che non avevi fatto in tempo a dirgli quanto gli volevi bene.
Non so perché, ma nei giorni successivi, mentre eri impegnata in altro, cominciai a leggerti a voce alta quel libro poco conosciuto che aveva quel titolo così poco azzeccato: Easy Life, di Steven Freeman.
Voglio sperare che ti abbia aiutato, così come può aiutare me mentre rileggo a voce alta proprio questo brano…
LA SERVITRICE BRUTTA (con audio)
A volte, si crede di essere meno belli di quanto in realtà si è. Anche tu lo credevi e io non mi sono mai spiegato il perché.
Quel pomeriggio del mio quarantesimo compleanno, dopo averti letto la poesia Il Mio Tempo, mi sono messo a “disegnare” questa storia e a registrarne una prima versione.
Adesso, posso solo immaginare che anche tu abbia trovato l’acqua della guarigione e che la continuerai ad usare segretamente per aiutare le persone che conosceranno la tua storia.
Nell’audio si potrà ascoltare un mio adattamento di una favola tratta dal libro Transforming Tales di Rob Parkinson, intitolata The Ugly Servant.
IL MIO TEMPO (con audio)
Quando al mio quarantesimo compleanno, tra i tanti messaggi di auguri, ho ricevuto questa poesia da uno dei miei studenti più cari, abbiamo avuto reazioni diverse: tu eri un po’ risentita, dicendo che non ti sarebbe piaciuto riceverla come augurio di compleanno; io, invece, l’ho presa bene, mettendomi subito a fare tante cose nuove.
La poesia si intitola Il mio tempo e l’autrice è Carla Guidoni Benedetto.
IL PETTIROSSO (con audio)
Era come se si fosse fermato a guardarmi, quel bel pettirosso, prima di volare via libero nel cielo azzurro. Tornato a casa, lo dico anche agli altri e ascolto un po’ meravigliato che l’hanno visto anche loro, proprio davanti alla finestra di casa nostra. Forse quell’uccellino meraviglioso voleva semplicemente ricordarci una storia…
Ed è così che mi è tornata in mente quella che avevo letto, a voce alta, a te e a Pasquale l’anno prima.
Si tratta di un mio adattamento tratto da: Il Libro di Natale di Selma Lagerlöf.
NINNA NANNA, PICCOLA GIADA (con audio)
Questa è la ninna nanna che a volte funzionava con Pasquale e che ora funziona, a volte, con Giada. Mentre la registravo ha funzionato! È in inglese e l’avevo creata alla nascita di Pasquale; non so se è totalmente originale o grammaticalmente corretta, fatto sta che recita così:
Happy, Healthy, Wealthy and Wise, I am Giada and I am so…
And I grow richer day after day!
Tradotta in italiano, significa questo:
Felice, in Salute, Prospera e Saggia, Sono Giada e sono così…
E cresco (diventando) più ricca (non materialmente!) giorno dopo giorno!